Futura della Tomahawk Design

Marco Benincasa di Modellistica International presenta il FUTURA FMS
Il Futura della Tomahawk Design è senza dubbio il modello che ha rivoluzionato il mondo degli sport jet. Dal giorno della sua uscita, moltissimi produttori si sono ispirati al Futura per i propri progetti (alcuni anche PIU' che "ispirati", ma andiamo..... avanti), ed è tutt'oggi uno dei più venduti al mondo, sia nella versione "piccola", con 1,90 metri di apertura per turbine da 8 a 14 kg di spinta, sia nella grande da 2,50 m di apertura per turbine da 14 kg di spinta in su.

Oggi tutti hanno l'opportunità di godere delle ottime prestazioni di questo progetto, perché la FMS, su licenza ufficiale Tomahawk Design, ha immesso sul mercato la "versione ridotta" del Futura, con 1,06 m di apertura, propulso da una ventola elettrica a 12 pale.

 

Descrizione

L'asiatica FMS, commercializzata in Italia da Jonathan, è nota per la qualità dei suoi modelli elettrici in espanso, ed il Futura non è certo da meno: è infatti prodotto in un ottimo espanso EPP molto liscio e compatto, con una verniciatura di alta qualità. E' disponibile in due colorazioni: quella che vedete in queste foto, cioè la "rossa" e la "viola"; quest'ultima mantiene lo stesso schema della "rossa" ma cambia il colore principale, che è appunto il viola, ed ha le "strisce" color "oro".

Il Futura arriva completo di tutto, manca solo una ricevente con almeno 6 canali ed un pacco LiPo 6S da 4000 mAh. Sul modello troviamo infatti installati ben 8 microservi digitali con ingranaggi in metallo, ventola 80mm 12 pale con motore 3270 da 2200Kv e regolatore 100A, e carrelli retrattili elettrici con mozzo in metallo con gambe ammortizzate realizzate in alluminio con lavorazione CNC. Il carrello anteriore è addirittura completo di sportello per ripristinare l'aerodinamica della fusoliera una volta in volo.

La ventola, oltre a produrre un bel suono, ha una spinta massima dichiarata dal produttore di addirittura 3.4 kg

La "ciliegina sulla torta" è il bel cockpit smontabile con cappottina trasparente, "pilotino mezzobusto" e pannello strumenti.

Come detto il Futura è dotato di ben otto servi, che sono così suddivisi: due per gli alettoni, due per i flaps, due per gli elevatori, uno per la deriva ed uno per lo sterzo del carrello anteriore; se l'impianto radio fosse realizzato in modo "classico", da ogni semiala uscirebbero quindi tre spinette, cioè un alettone, un flap ed un carrello.....ma così non è sul Futura FMS! Troviamo infatti un sistema di "collegamento rapido" che consiste in due "prese fisse", poste una sull'ala ed una sulla fusoliera: in questo modo basta montare le semiali alla fusoliera ed il collegamento dei servi sarà istantaneo e...senza mani! Ma c'è di più: all'interno della fusoliera troviamo una "piastrina elettronica" che provvede all'alimentazione dei carrelli, ed alla "miscelazione" sia dei tre carrelli che della deriva e del carrello sterzante. Da questa "piastra" escono i relativi cavi da inserire in ricevente: per tutto il Futura non c'è bisogno di alcuna miscelazione per attivare i comandi: alettoni, flaps, carrelli, e la "coppia" deriva/sterzo sono già tutti "accoppiati" e quindi su un singolo canale: ecco perché bastano 6 canali per controllare tutto, e non c'è da programmare praticamente nulla sulla propria trasmittente per muovere tutto come necessario.

 

Assemblaggio

Il Futura FMS è uno di quei modelli che si possono montare direttamente su campo, e non scherzo! Non c'è nulla da incollare, nulla da tagliare o adattare, c'è solo da.....avvitare! Si inizia collegando le spinette delle prolunghe dei servi degli elevatori e qui il primo consiglio: è bene mettere del nastro sull'unione delle spinette in quanto per poter mettere il piano di coda nella sua sede, dobbiamo "tirare" i cavi dei servi facendoli scorrere in avanti, spostando così le spinette dalla sede; se non si aggiunge del nastro, le spinette si scollegheranno; inoltre, è una questione di sicurezza: è bene non rischiare di rimanere senza controllo sull'elevatore, giusto???

Una volta posizionato il piano di coda, lo fissiamo alla fusoliera con le tre viti fornite. A questo punto montiamo la deriva, ripetendo la stessa operazione con il nastro sulla spinetta, e poi lo fissiamo con altre tre viti....la fusoliera è pronta! Ora passiamo a montare le semiali: l'incastro è perfetto ma, su quattro viti, due (una ogni semiala) entravano storte nella filettatura, e quindi abbiamo "penato" per qualche minuto, ma poi siamo riusciti ad avvitarle correttamente.

A questo punto possiamo montare la nostra ricevente; per il posizionamento non abbiamo molta scelta, in quanto la lunghezza dei cavi non permette di posizionarla nell'ampio spazio disponibile davanti alla sede del pacco batterie, e così dobbiamo metterla tramite velcro adesivo, nella parte superiore della fusoliera (vedi foto relativa).

Il Futura oggetto della prova è stato dotato di un pacco Jonathan FullPower 6S da 4200 mAh della nuova linea "Platinum", capaci di una scarica di ben 90C continui e 180C di picco! Con questo pacco, pesante 690 gr., il baricentro è semplicemente perfetto.

La programmazione necessaria riguarda più che altro la preparazione di almeno un dual/rate al 60% su elevatore e alettoni, e l'impostazione dell'esponenziale al 25% su tutti e tre i canali. Se volete e la vostra radio lo permette, impostate anche un esponenziale più alto ed uno più basso, selezionabili tramite interruttori, in modo da poter cambiare durante il volo e ottenere così una risposta più adatta alle vostra sensibilità.

Un ultimo "tocco": come mia abitudine, rallento il movimento dei flaps, in modo da avere una transizione più progressiva e meno brusca in volo. Non preparo alcuna miscelazione di correzione flaps/elevatore: le istruzioni non ne parlano e quindi è bene prima provare e poi eventualmente agire.

Il modello montato è risultato pesare 2525 gr., ovvero appena 25 gr. più del peso dichiarato: semplicemente perfetto! A questo punto non rimane che....andare al campo!

 

Il volo

La giornata è contraddistinta da sole, un pò di vento e...un caldo "sahariano"! Bene, metteremo alla prova l'impianto propulsivo del Futura nelle condizioni peggiori. Fatte le foto a terra, è il momento di andare in pista: provo il motore al massimo e.....wow!!! Come urla! E soprattutto....come spinge!!! Un breve "taxi" per controllare l'allineamento e la responsività dello sterzo e....pronti al decollo!

Non conoscendo le sue reazioni, decollo ovviamente senza flaps (sinceramente non ho mai capito chi collauda un modello decollando da subito con i flaps senza sapere se daranno un momento cabrante o picchiante e di quale entità!). Porto il motore prima a metà, e poi al massimo: il Futura schizza letteralmente in avanti ed in pochi istanti copre più della metà della pista (quindi più di 60 m)! Tiro un poco sul cabra ed il Futura si stacca dalla pista. Rolla leggermente sulla destra, quindi correggo con il trim a sinistra mentre al contempo retraggo i carrelli. La potenza a disposizione è favolosa per un modello del genere. Anche riducendo a metà lo stick la velocità rimane comunque interessante. Avendo pilotato diversi Futura a turbina, rimango stupefatto da come questa versione "in scala" abbia gli stessi assetti, la stessa eleganza, e la stessa gestione delle velocità. Dopo alcuni passaggi, ad alta quota rallento e provo uno stallo: avviene in modo brusco, ma senza tendenze all'avvitamento. Provo ora i flaps: il loro effetto è notevole! Il Futura rallenta a velocità simili, di poco superiori, a quelle di un trainer ala bassa in atterraggio. E' presente un leggero momento cabrante, ma sparisce alle velocità tipiche dell'atterraggio, quindi non so se programmerò una miscelazione o no. Se la farò sarà comunque molto "leggera", credo tra il 5 ed il 10%. Pilotare questo piccolo Futura è un vero piacere, è un vero sport jet: preciso, dolce, pastoso, dal volo molto teso con un'ottima varietà di velocità. Tutte le figure di base sono possibili, incluso il volo a coltello ma quest'ultimo solo a tutto motore. Il volo rovescio richiede poca correzione, a riprova della bontà del progetto. Va da se che il Futura, se si vuole, fila veloce! Basta mettere il motore al massimo, puntare la pista e.....yahoooo!!! La bontà della ventola, senza dimenticare il dimensionamento delle prese d'aria e del tubo di scarico, è dimostrata dai loopings: ci si allinea a metà motore per poi mettere al massimo poco prima di iniziare a salire, e si nota subito come la spinta rimanga costante anche in salita, e che quindi questo permette di fare dei looping di dimensioni.......interessanti! Questo non avviene con altri jet elettrici in cui la spinta massima si ha solo ad alte velocità, e tende a crollare quando questa diminuisce come può accadere, appunto, nella salita di un looping. Dopo ben 6 minuti di divertimento (un autonomia notevole viste le prestazioni della ventola), sento che la batteria inizia a calare e quindi entro nel circuito d'atterraggio. Mi allineo, lascio che il Futura venga avanti con qualche tacca di motore, e poi, una volta passata la testata pista a circa 1,5 m di quota, metto al minimo (di fatto spegnendo il motore) ed il Futura plana senza problemi fino alla richiamata, che effettuo con le ruote a circa 20 cm dalla pista: il tocco è dolce, ammortizzato alla perfezione dalle ottime gambe in alluminio. Ragazzi, io adoro questo Futura!

Il solito "check up post collaudo" che faccio a tutti i modelli rivela, in modo piuttosto evidente, un imprevisto: la sede del servo del flaps sinistro si è scollata dall'ala, ed il tutto, servo incluso, è pericolosamente quasi del tutto fuori dall'ala. Qualche goccia di ciano per espansi ed il problema è risolto in pochi secondi, ma a questo punto vi consiglio di controllarli tutti prima del primo volo.

 

Conclusioni

I voli successivi non hanno fatto altro che confermare quanto visto nel primo: il Futura FMS è un vero GIOIELLO!!!! Alta qualità dei materiali e degli elementi installati, ottime prestazioni in volo: che volere di più? Fate quello che hanno fatto giù in molti.....non fatevelo scappare!!!! Per altre informazioni e per acquistarlo andate in un punto vendita Jonathan oppure visitate il sito www.jonathan.it

Marco Benincasa

Articolo a cura di Modellistica International